lunedì 14 novembre 2011

Lunedì di ordinaria follia


Non ricordo con precisione cosa avessi prodotto su un vecchio post che avevo scritto affrontando il delicatissimo tema del lunedì (forse non era nemmeno in questo blog ma su quello vecchio e defunto). Ad ogni modo, eccomi pronta per parlare di questa giornata, in generale, e di oggi in particolare.
Ore 4.30: mi sveglio e mi alzo pensando che siano le 7.30, poi mi accorgo che non è così, mormoro qualche frase di cattivo gusto e cerco di convincere il mio corpo a riaddormentarsi;
Ore 5.00: sono ancora sveglia;
Ore 5.00-6.40: sogno di incontrare una mia prof delle medie, che si lamenta della mia dieta. No, in realtà di me (io: "prof, ma ho perso 20 chili...", prof: "chissà allora com'eri grassa prima");
Ore 6.40: suona la sveglia del cellulare (che funziona un giorno sì e tre no, non capisco perchè il giorno sì è capitato proprio oggi che avevo più tempo e più sonno);
Ore 7.20: non mi voglio alzare, tiro là ancora una decina di minuti poi mi infliggo questa tremenda violenza;
Ore 7.40: apro il frigo e scopro che il mio yogurt preferito è finito (o scaduto, chi se lo ricorda, stavo ancora dormendo in pratica);
Ore 8.05: esco di casa e trovo uno strato di ghiaccio del cavolo sul vetro della macchina. Il primo della stagione è particolarmente traumatizzante, arrivo alla conclusione che da domani devo uscire 5 minuti prima, come minimo, a meno che non ritrovo o non ricompro lo spray antighiaccio, che mi farebbe guadagnare non più di 3 minuti, ma è sempre qualcosa;
[Per inciso, tre settimane fa il momento in cui sono arrivata alla macchina ha coinciso con la sorpresa di trovare sul parabrezza un sacchettino con due croissant, lasciati da una persona che conosco fin troppo bene -erano lì da sabato, non le avevo neanche viste!- e uno con dei resti di pollo, che dei simpatici ignoti mi hanno regalato dopo avere assaggiato le brioches - grazie a chi me li ha lasciati, ho riso tutta mattina rileggendo i bigliettini!!!-]
Ore 8.05: la macchina fa fatica a partire (ancoraaaaaaa) e mi si azzera l'orologio, provocandomi l'inquietudine di non sapere più che ore sono;
Ore 8.30: entro al bar e mi prendo la prima soddisfazione della giornata: un bel caffè macchiato e decorato. Cara Luisa, ti dico pubblicamente grazie per i disegnini e le scritte che mi fai! Il mio preferito resta quello con "tanto bene" ma ovviamente oggi era lunedì, c'erano altre priorità!
Ore 8.45: esco dal bar e mi trovo davanti una scena sconvolgente. Scusate ma non la racconto perchè con i problemi (quelli veri) della gente è vietato scherzare, anche quando la situazione è al limite del comico;
Ore 9.00: riesco finalmente a entrare in redazione e la posta di Alice non si apre, cosa che non farà neanche per il resto della giornata, mentre quella di Gmail, recentemente aggiornata, risulta non essere particolarmente compatibile con il pc, motivo per cui il santo cellulare oggi ha fatto gli straordinari;
Ore 9.00/12.40: insulti ripetuti al pc e al sistema di scrittura che non potrebbero essere più lenti, neanche tornando indietro di 20 anni;
Ore 13.30/17.30: idem come sopra con un punto aggiuntivo (il prossimo);
Ore 16.30: si scopre con disperazione che la macchinetta del caffè è entrata in coma. Solo domani dottor Diego si potrà applicare e dirci se il suo stato è reversibile o se dovremo organizzare un funerale per l'aggeggio malefico e tanto utile. Comunque il risultato è niente caffè (forse è meglio così, sarebbe stato il quarto);
Ore 17.40: la macchina è in riserva, ma come è possibile?!?!? Forse aver fatto 10 euro di benzina l'ultima volta che sono stata in riserva (2 giorni fa) non è stata una grande idea...
Ore 17.50: coda al semaforo. Grrrrrrrrr
Ore 18.00: non c'è parcheggio fuori casa, nella prossima vita voglio un triciclo (meno spese, meno imprese, più attività sportiva, ottimo anche in caso di supersonno, dato che non necessita di grande equilibrio).
Ora, sono ben consapevole che i problemi del mondo e dell'Italia siano altri, sono sollevata dal fatto che, ad esempio, nessun piccione abbia fatto i suoi bisognini sulla mia t-shirt bianca (a Sirmione mi è successo e non sapendo se mettermi a ridere o consegnare la mia faccia a una pioggia di lacrime ho fatto come se nulla fosse e passando per stordita, probabilmente, sono corsa a cambiarmi attraversando il paese con finta inconsapevolezza); sono felice di non essere caduta fuori dal bar nel giorno di massima affluenza (anche questo mi è capitato, e le lacrime sono state inevitabili); sono deliziata all'idea che oggi non sia saltata la corrente e che il pc non si sia spento nel bel mezzo di un articolo lungo e faticoso facendomelo perdere completamente (in questo caso non saprei quante volte mi sia successo, di sicuro troppe);...
PERO'
che palleeeeeeeee (per usare un'espressione più delicata di quelle che sono uscite dalla mia bocca in questa giornata).
Mi chiedo cosa possa capitare ancora nelle prossime 5 ore che mi separano da martedì. Certo la settimana può sempre peggiorare, ma con un ottimismo cui non sono solita sento comunque di poter sorridere: in fondo al prossimo lunedì mancano ancora sei giorni!

3 commenti:

  1. io mi commuovo se tu però mi ringrazi pubblicamente così...TANTO BENE AMICA SAMI..O MEGLIO MANTA! <3

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  2. Tanto bene anche a te! E grazie per i piccoli momenti piacevoli della giornata!

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  3. Il lunedì è veramente tra i giorni peggiori....però così tutte insieme è pesante! Cmq dai rincuorati...oggi è martedì! ;-)

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