domenica 25 aprile 2010

Un matrimonio per Bridget&Co?


Perchè ho deciso di scrivere qualcosa sui MATRIMONI?
Bè, per una serie di banali motivazioni: la prima è che ormai iniziata la stagione prediletta dalle coppie per dirsi il "si" più importante della loro vita (io personalmente ritengo che anche il trimestre Ottobre-Novembre-Dicembre potrebbe non dispiacermi, se mai arriverà il mio momento); la seconda è che sabato prossimo parteciperò a un matrimonio di due amici; la terza è che ieri sera, come "purtroppo" capita sempre più spesso, mi sono trovata circondata da persone in cerca di casa e/o in procinto di sposarsi; la quarta è che in questo preciso momento sulla mia tv stanno girando le scene di "Quattro matrimoni e un funerale", che clamorosamente non avevo mai visto (e che neanche adesso sto guardando, se proprio vogliamo dirla tutta).
Insomma, quello delle nozze sembra essere un argomento obbligatorio da affrontare in questi giorni, quindi, invetabilmente mi tocca prendere il toro per le corna e dire la mia.
Per farlo (o per non farlo?!), però, devo necessariamente farvi riflettere con una considerazione: avete mai fatto caso che quando i protagonisti di libri o film sono particolarmente sfigati... bè insomma, sono giornalisti? Eh si, pensateci bene, da Bridget Jones (Il diario di Bridget Jones e Che pasticcio Bridget Jones) a Carrie Bradshow (Sex and the city) passando per Becky Bloomwood (I love shopping &Co.), da Ike (Se scappi ti sposo) a un innumerevoli altri soggetti...
Aldilà del fatto che nella finzione tutto finisce bene, ma nella realtà, che è ben diversa, una motivazione per tanta sfiga ci sarà pure...
Ecco, direi che non mi spingerò oltre in questo post... Ma vi lascio con un particolare fotogramma che mi rappresenta in modo... diciamo minuzioso, soprattutto in questo preciso momento, con la differenza che il mio pigiama è grigio e che sulle ginocchia non ho una rivista ma un portatile! Eccomi... in tutto il mio fascino da giornalista, single e sfigata!
Ps: Non sono neanche una strafiga come Renée Zellweger!!!
Ps2: Per rimanere in tema, dopo Quattro matrimoni e un funerale mi sono guardata Bride Wars!


giovedì 22 aprile 2010

Dalla doccia al caffè


Non chiedetemi per quale strano collegamento mentale (non voglio nemmeno saperlo), ma prima mentre facevo la doccia ho iniziato a chiedermi cosa sia l'amore...

Ahahah questa, forse, è la questione più irrisolta del mondo, parallelamente alla sua creazione, e non sarò certo io a dare un senso a questa parola, perchè in realtà sono convinta che il bello e il brutto dei sentimenti è che non esiste e probabilmente non deve esistere una definizione comune tra le persone, a meno che non siano realmente anime gemelle ("ogni pentola ha il suo coperchio", mi ha detto un paio di giorni fa una mia collega).
Ad ogni modo ecco, sempre mentre facevo la doccia (e qui il collegamento è intuitivo), ho pensato che l'amore potrebbe essere un profumo, un odore, insomma, quell'odore...
E se io dovessi comporre il mio, sicuramente al suo interno ci sarebbero tutti questi odori:
-Quello del bagnoschiuma: simbolo di pulizia, defaticamento, serenità;
-Quello del soffritto: mi piace e basta quindi direi simbolo di passione;
-Quello dal caffè: aroma, energia, la colazione insieme...;
-Quello della camomilla: delicatezza, relax, gli ultimi gesti prima di addormentarsi.

Bè, per il momento mi fermo qui perchè, onestamente, una delle missioni più difficili che chi scrive deve affrontare (oltre a quella di trovare qualcosa da scrivere, eventualmente) è quella di tradurre in parole il groviglio dei propri pensieri, ma soprattutto di dare un senso logico e ordinato al proprio discorso.
Parlando di amore, io personalmente non sono in grado di fare tutto ciò, almeno non adesso. Volevo però lasciarvi questo mio pensiero, accompagnato da una foto per me molto significativa.


sabato 17 aprile 2010

AccessoriAmo


Quando ho ipotizzato di aprire questo blog, ho subito ripensato ai tempi in cui, molti anni fa, tenevo un diario. Ci ho provato molte volte ma, in realtà, l'ispirazione di scrivere mi veniva solo nei momenti di tristezza.
Mi sono detta, allora: Questo blog non sarà mai "lamentoso", per più di un motivo: dal fatto che gli ipotetici lettori magari sono già stanchi delle proprie sfighe (mi auguro comunque che non ne abbiano) per pensare alle mie, al fatto che odio poi rileggere quello che scrivo in stato di sconforto.

Tutto ciò per dire che questa è stata una settimana di m..., diciamo una settimana pessima, ma non ne elencherò le ragioni, anzi, alla fine ho partorito questa idea (e qualcuno starà pensando "anzichè partorire, fatti una dormita", si bè forse lo penso anch'io!): niente lamentele, piuttosto soluzioni.
Ecco, allora vi spiegherò cos'ho fatto per non pensare ai problemi che sono sorti in questi giorni: banalmente, visto che sono una donna, HO COMPRATO UN PAIO DI SCARPE.
Fa pena questa cosa? Un po' si, però vi assicuro che queste scarpe valevano davvero, ed ecco la prova. ->

Insomma, detto tra noi, cioè tra me e le due o tre amiche che obbligo a visitare il blog (e che ringrazio!!!), si sa che senza accessori una donna non può certo superare i momenti di crisi. Sarebbe come pretendere di sistemare un braccio rotto senza ingessarlo (e qui mamma Marie direbbe: "on touche le bois, comme on dit en France"), o sperare di cucinare una carbonara senza dover fare bollire l'acqua della pasta, in una parola IMPOSSIBILE.
Scarpe, borse, sciarpine, bijoux e chi più ne ha più ne metta, make up compreso. Per questo sono stati inventati gli accessori, per salvarci dalle infinite insidie del mondo, no?

Solo un interrogativo vi lascio, prima di andare a nanna. Quando il frutto delle nostre preoccupazioni è la mancanza dei simpatici soldini (come nel mio caso, in parte) cosa si fa??? Io me lo sto ancora chiedendo, infatti anche questa volta ho dovuto cedere al fascino di acquisto che io definisco con un'adorabile, affascinante, eloquente parola. EFFIMERO.


lunedì 12 aprile 2010

Il lunedì e la passione (in tutti i sensi)


Tranquilli, non sarò tutti i giorni così "prolifica" (o prolissa?!), ma oggi è lunedì e pur essendo molto d'accordo con Vasco sul fatto di odiare il lunedì, una parte di me durante questo primo giorno della settimana si sente sufficientemente positiva per concerdersi del sano cazzeg... ops, volevo dire del sano relax, in barba ai lacrimoni che mi scenderanno giovedì quando scoprirò, come tutte le settimane, di essere tragicamente in ritardo.

Arrivo al punto (facendoci però un giretto attorno): Quattro anni fa, praticamente durante questa stessa settimana, mi apprestavo ad intraprendere l'avventura del giornalismo.
Pensavo che con la voglia di scrivere che avevo niente sarebbe stato più soddisfacente, e se vogliamo è ancora così, anche se, nel tempo ho capito che la passione non è tutto e che spesso i nostri sogni devono fare i conti con una realtà ben diversa, insomma i sogni si scontrano la pratica.
Dove voglio arrivare? Facendo la spesa stasera mi sono resa conto di chiedermi continuamente se il prezzo valesse ciò che stavo comprando. Un pacchetto con 6 merendine vale 1 euro? Un cavo per l'antenna tv vale 2,30 euro? Tre wurstel valgono 1,90 euro? E via dicendo. Ho capito di fare una sorta di compromesso tra i miei bisogni e il mio portafoglio e mi sono chiesta: "Ma perchè cavolo non cambio lavoro?". Che poi è quello che mi chiedo tutti i giovedì, quando sono in ritardo, nonchè tutti i 20 del mese, quando arriva il dannato bonifico.

Ora, l'interrogativo che vi inoltro è questo: possono i soldi interferire con una passione? O forse è meglio così: Può una passione spegnersi a causa dei soldi? Mentre ve lo chiedo il mio cervellino sta elaborando la mia personale risposta.
NO, una passione si può schiacciare, nascondere, evitare, ma probabilmente mai eliminare.
Ecco, forse, il vero motivo di questo blog.


La teiera di Bushido


Con questa, credo che darò il via a una serie di upload di immagini scattate da me, non tanto perchè siano degne di particolari note di merito, quanto piuttosto perchè mi ispirano delle sensazioni positive, pur senza rappresentare i "classici" del relax (come per esempio un tramonto, il mare calmo e company).
Questa foto, sinceramente, l'ho fatta perchè... mi piaceva la teiera! Cos'avrà di speciale questa teiera? Assolutamente nulla, lo ammetto, ma, complici l'atmosfera, il posto fighissimo o lo scioglimento dei nervi dopo una giornata tutt'altro che semplice (ci eravamo perse nel deserto, ecco la verità!) non ho potuto resistere all'attrazione di fare uno scatto con la mia misera fotocamera (che però per le mie capacità artistiche è più che sufficiente)!
Capita anche a voi di provare delle sensazioni particolari davanti a scene o ad oggetti che apparentemente non c'entrano nulla con quello che state vedendo?

Tra parentesi, la teiera in questione si trova da Bushido, un ristorante giapponese (dove comunque si può andare anche solo per bere qualcosa) in Bahrain.


Perchè un blog?


Ciao!

Perchè questo blog? Scrivere è una delle mie passioni ma, come spesso accade, non è sempre possibile per lavoro scrivere qualcosa che davvero sia interessante per l'autore.
A volte il solo fatto di potersi togliere una piccola soddisfazione, come appunto quella di condividere una passione o soltanto un pensiero, aiuta ad alleggerire tutto ciò che invece dobbiamo fare per forza e che, pur amando il nostro lavoro, non rispecchia esattamente le nostre aspirazioni.
Ecco quindi il motivo di questo blog. Ciò che mi va di fare è soltanto di esprimermi senza "etichette", senza dare un particolare taglio o argomento a questo spazio, perchè non mi va di limitarmi solo a un tema, ma vorrei invece che questo "diario" rispecchiasse un po' me, nella mia confusione, nei miei mille pensieri, nei miei interessi e nelle mie mini capacità!

Buona lettura e, se vi va, lasciate un commento!