Non so voi, ma per me l’inaugurazione di una nuova agenda rappresenta sempre un momento che mi fa gongolare! Non per niente, l’acquisto della dannata Moleskine (dannata perché per trovare il formato che uso io devo sempre mettermi in ginocchio, saltare verso l’alto facendo un doppio giro mortale e poi fare il tour delle librerie a passi di danza del ventre con in testa una pila di uova) avviene con minimo due mesi di anticipo rispetto ai fuochi d’artificio per il giro di boa.
Sembrerà stupido, ma anche il passaggio di consegna tra l’agendina vecchia e quella nuova ha un significato simbolico: ciò che è stato è stato, ora il tuo futuro è tutto da scrivere. L’entusiasmo da una parte, la paura di quello che verrà dall’altra.
Nei prossimi 12 mesi questo piccolo oggetto sarà con me quasi sempre, entrerà in ogni borsa che userò e conterrà la mia vita, suddivisa per giorni e ore.
Naturalmente, poi, tutti i vecchi cimeli verranno conservati nell’archivio che è la mia camera. Per non dimenticare, perché ogni giorno è importante.
Insomma, oggi se non l’avete capito ho compiuto il rito di iniziazione della nuova Moleskine. Immaginate la depressione che mi ha colpita quando, pochi minuti dopo, ho scritto il primo appuntamento fissato per il 2012: una visita medica. Come a dire, non pensare davvero che cambiando agendina ti cambia la vita. Si, ok, messaggio ricevuto.
Ps: chiedo scusa agli amanti della Apple, ma a mio modesto parere tutto questo piacere su un Ipad... non si trova.
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