domenica 16 ottobre 2011

Voglia di cioccolato... E non solo!


Premessa n.1: L'espressione "e non solo" non sottointende nulla di malizioso (forse);
Premessa n.2: Chi si trova a seguire una dieta forse non dovrebbe leggere questo post, anzi potrebbe leggerlo a patto che eviti di guardare le immagini e conseguentemente cadere in tentazione;
Premessa n.3: Una certa mia amica (Faby, sto parlando con te), soprannominata Hitler o Cane da Guardia, limitatamente all'ambito della mia dieta, è gentilmente invitata a fingere che alcune trasgressioni di seguito elencate siano pura e semplice invenzione narrativa (ehehe).

Dall'ultima volta che ho gustato un dolce al cioccolato è passato ormai più di un mese (vedere premessa n.3), ma il ricordo di quel sapore in bocca è ancora vivo nelle mie papille gustative. Certo, uno strappo alla regola, raramente s'intende, mi è stato gentilmente concesso, ma il problema è decidere quando farlo questo strappo. Le occasioni che ci si presentano sono sempre innumerevoli e bisogna riuscire a sceglierne una e una soltanto, per poi dire di no a tutte le altre.
Va da sè che ogni "no" è una piccola lacrimuccia interiore, se si è un minimo golose...
Dopo uno, due, tre, dieci rifiuti, ci si chiede come riuscire a resistere ancora e ci si riempie la bocca di acqua, di tisane e palliativi vari per fingere che non ci serva altro, che non vogliamo altro! Quello che purtroppo non si può ancora controllare sono i maledetti sogni.
Un paio di settimane fa, durante la notte che anticipava la mia visita di routine, mi sono vista divorare un intero pacchetto di patatine grill, le mie preferite, che chiaramente non tocco da mesi e mesi. Mi sono svegliata con il senso di colpa pensando di averlo fatto davvero e procurandomi quasi un attacco di panico per l'imminente momento bilancia. Ci è voluto un po' prima di convincermi che il fattaccio era stato solo frutto della mia immaginazione involontaria nel sonno. Lo spavento ancora mi tortura!
Tanto che negli ultimi giorni la vicenda mi si è riproposta. Ad appagare i miei sensi, almeno nel sogno, era questa volta una confezione di Mikado, quei dolci e teneri bastoncini ricoperti cioccolato, che nella realtà non mangio da diversi anni.
Ora, capite la disperazione a cui è sottoposto il mio cervello?!
Inevitabilmente, ieri sera, nel vedere un mio amico bersi un'invitante cioccolata con panna (mentre io avevo davanti a me una tisana alle spezie dal colore inquietante) mi sono dovuta arrendere e gli ho chiesto un cucchiaino della sua tazza fumante. Che goduria, ragazzi!
Poi dicono che la gente non si accontenta più delle piccole cose...!

4 commenti:

  1. Rinunciare ai dolci, dio che incubo! Magari avessi la tua fermezza, non mi sarei mai acocntentata di un solo cucchiaino mi sa!

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  2. Oddio ho riconosciuto la piramideeeeeeeeeee....mmmmmmmmmmmmm!!!!!!!!fantasticaaaaaaaaa

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